Estratto articolo:
Riporto gli ultimi due paragrafi della prima edizione del libro “Dio ha scelto Israele”, scritto circa vent’anni fa da Marcello Cicchese. Nella seconda edizione fu aggiunto un altro capitolo dal titolo “Un interrogativo inquietante: sparirà Israele?” che voleva essere anche un inserimento nella discussione sollevata in quel momento da un libro dal titolo significativo: “La fine di Israele”, di Furio Colombo.
Un passaggio di quel libro dice: “La fine di Israele è cominciata. Si sono incrinati i pilastri che finora hanno sostenuto questo paese persino al di là di persuasioni, intenzioni, dissensi, e giudizi negativi. Quei pilastri erano l’opinione pubblica dell’Occidente, il cambiamento del mondo islamico, il sostegno americano, l’imminenza – o almeno la realistica speranza – di una qualche forma di pace o di convivenza con la Palestina.”
Anche in risposta a questa azzardata affermazione di Colombo, la seconda edizione del libro “Dio ha scelto Israele” finisce con una frase netta: “E Israele non sparirà”. Ma il finale della prima edizione, che qui riportiamo, costituisce già un’implicita risposta…….. (per approfondimenti leggi la newsletter di Nov 2024)
«… e avverrà che come ho vegliato su di loro
per sradicare, per demolire e per abbattere, per distruggere e per far del male,
così io veglierò su di loro per edificare e per piantare – dice l'Eterno.» — da Geremia 31